La sterlina da investimento

sterline

Valuta ufficiale della Gran Bretagna è la Sterlina, in loco nota con il nome di Pound sterling e comunemente denominata sterlina inglese.

Quest’ultima definizione è naturalmente errata, in quanto si tratta della moneta corrente dell’intero Regno Unito e non della sola Inghilterra.

Tale moneta deriva il suo nome dal materiale che la compone e dall’espressione inglese pounding of sterling silver, la quale sta ad indicare una quantità d’argento molto pura pari a una libbra di peso.

Assurto a simbolo del conio britannico è una “L” corsiva, £, che richiama la dicitura di Lira sterlina, un altro modo per definire la stessa moneta.

ORIGINI E STORIA DELLA STERLINA INGLESE

La nascita della valuta britannica ha rivestito una grande importanza storica, poiché tale cambiamento di moneta non ebbe influenza solo sul Regno Unito, bensì sull’intera Europa.

Difatti la Gran Bretagna è stata a lungo la bilancia economica e politica d’Europa, essendo stata fino alla fine dell’Ottocento la potenza leader del Vecchio mondo.

Quella che si soleva definire Pax britannica sarebbe stata sostituita dal predominio economico-politico degli Stati Uniti solo dopo la Prima guerra mondiale.

Nel 1816 la Gran Bretagna attua una Great ReCoinage, ovvero una ri-coniazione delle proprie monete.

La decisione venne da Re Giorgio III, il quale approfittò del momento favorevole per il suo paese seguito alla sconfitta di Napoleone, dando così un chiaro segno della fine dell’epoca in cui il francese aveva ripetutamente minacciato la stabilità dell’assetto politico europeo.

Accanto all’idea di dare una nuova immagine di sé, la Gran Bretagna poneva soprattutto l’importanza di sottolineare il passaggio al cosiddetto Gold standard.

Si abbandonava pertanto l’uso della conversione della valuta in argento a favore di un sistema di conversione in oro.

La nascita della sterlina inglese segna tra l’altro un rilevante punto di cesura con il passato.

In effetti le monete inglesi erano state rappresentate sin dal Medioevo dallo scellino d’argento e dai suoi relativi penny.

Le monete d’oro, che sicuramente già esistevano allora, non erano però adoperate come unità di conto. Inoltre un dettaglio non trascurabile è quello inerente la produzione e l’emissione di oro.

A quei tempi si trattava chiaramente di un’operazione dispendiosa, motivo per cui non era facile vedere circolare un grosso quantitativo d’oro, ma anche d’argento in minor parte, per le città.

Molti signori feudali e proprietari terrieri inaugurarono pertanto una lunga stagione di coniazione di svariate monete, le quali venivano prodotte mostrando ad esempio l’effige del signore di un determinato feudo.

In tal modo ci si trovava dinanzi a monete personalizzate che erano diverse da regno a regno.

L’entrata in gioco della sterlina inglese cambiò ogni cosa. Il sistema monetario fu così innovato e modernizzato, lasciando tuttavia stabile la base valutaria britannica.

Restavano cioè le monete di scellini e penny. Fu introdotto però il Gold sovereign, che inaugurava così il sistema mono-metallico fondato sull’oro.

Nel 1817 ci fu la prima ufficiale emissione del Pound Sterling, con un’epica immagine stampata sulla moneta.

La prima moneta raffigurava infatti San Giorgio nell’atto di uccidere il drago.

Il santo, considerato il patrono dell’Inghilterra, viene mutuato da un disegno di Benedetto Pistrucci.

Chiaramente il cosiddetto pound non fu l’unica moneta innovata, ma si passò ben presto a modificare anche tutti i sottomultipli, ovvero la Corona, lo Scellino e i Pence.

Uniche monete a restare intatte furono i copper.

IL VALORE IN ORO DELLA STERLINA: IMPATTO SULLA BORSA

La sterlina è una moneta sicuramente molto forte, ma per comprenderne il suo andamento a trecentosessanta gradi è bene tenere presente anche il suo valore in oro.

Come ogni altra moneta circolante, la sterlina ha una sua quotazione in oro, la quale le conferisce un valore di investimento all’interno della Borsa dell’oro.

Si può attestare approssimativamente un valore in oro della sterlina di 229,12 euro, dato che vede corrispondere a un grammo d’oro la cifra di circa 31,29 euro.

La quotazione della sterlina inglese corrisponde attualmente a ben 220,34 euro per quanto riguarda la domanda e 255,96 euro per ciò che riguarda invece l’offerta.

I dati rappresentano ovviamente una quotazione indicativa e in continuo aggiornamento, grazie al lavoro svolto da Confinvest, istituto che fornisce quotidianamente il bollettino delle quotazioni per le più importanti testate giornalistiche italiane e internazionali.

Per chi fosse interessato a osservare la pedissequa evoluzione del valore della sterlina, è possibile seguire sul web la quotazione in oro in tempo reale.

Tali dati sono fondamentali per investire in oro.

L’IMPORTANZA D’INVESTIRE NELLA STERLINA IN ORO

Questa modalità d’investimento è da anni un comprovato metodo per guadagnare e mantenere intatti i propri risparmi.

Le sterline sono le monete d’oro più conosciute e più acquistate del mondo.

Nello specifico, i vantaggi derivanti da un investimento in oro derivano in primis dalla possibilità di sfuggire all’inflazione.

Infatti, qualunque sia il periodo storico che si stia vivendo e per quanto l’economia possa risultare fragile, l’oro si è sempre dimostrato resistente, senza subire perciò le continue oscillazioni delle valute mondiali.

Si può anzi affermare che il suo valore si conserva begli anni e che un bene acquistabile per una certa quantità di oro un decennio fa o più, è tutt’oggi acquistabile per lo stesso quantitativo.

Ulteriore motivazione che spinge a investire in oro è la facile spendibilità di questo materiale.

In effetti esso è uno dei beni a più alta liquidità esistenti al mondo. In poco tempo, anche nell’arco di un singolo giorno, l’oro può essere venduto sui tantissimi mercati aperti nel mondo.

In questo contesto si erge la presenza delle sterline d’oro, le migliori monete in cui investire in tale settore.

Ciò è dovuto al fatto che da oltre cinquecento anni, esse si sono dimostrate popolari e affidabili.

Il punto forte della sterlina inglese è quello di essere quotidianamente quotata sui mercati internazionali, ma anche perché investire in sterline d’oro significa adoperare un mezzo facilmente frazionabile e divisibile, mentre l’oro vero e proprio, quello in lingotti, non permette una tale dinamicità.

Sempre per questioni pratiche si può dire che le sterline sono preferibili per la semplicità di trasporto, in quanto le loro dimensioni sono ridotte e il loro peso è contenuto.

Tra l’altro bisogna considerare il fatto di trovarsi ad operare in un mercato che presenta una forte richiesta, dunque un’alta domanda.

Ciò può comportare un vero e proprio esaurimento delle sterline, che divengono così sempre più difficili da trovare.

Questo naturalmente contribuisce ad accrescere il loro valore, facendo in modo che chi le possiede si ritrovi ad avere tra le mani un piccolo patrimonio.

Le sterline d’oro assumono anche più valore dell’oro stesso in tali casi, poiché al valore del metallo prezioso si aggiunge la scarsità e quindi rarità della valuta stessa.