I diamanti sono il gioiello preferito da qualsiasi donna, quello che spera gli sia regalato almeno una volta nella vita.
Nonostante sia tra i più richiesti e amati, non molti conoscono però la differenza tra diamante e brillante.
Ecco quindi una rapida guida su quello che bisogna sapere su entrambi.
La differenza tra diamanti e brillanti
I termini ‘diamante’ e ‘brillante’ in realtà indicano la medesima materia prima. Il primo, infatti, si usa per riferirsi alla pietra preziosa, tagliata in qualunque modo e incastonata in qualsiasi gioiello.
Con la parola brillante, invece, si definisce il tipo di taglio che viene realizzato sulla materia prima.
È una lavorazione che permette di creare ben 57 facce sul piccolo oggetto, che possono arrivare a 58 nel caso in cui anche la punta venga ulteriormente lavorata.
In questo modo il diamante acquisirà uno splendore ed una brillantezza unica, capace di far innamorare qualsiasi donna.
Nonostante la pietra possa avere forme, dimensioni e colori differenti, il taglio definito brillante resta il più richiesto è prezioso.
Il perché va ricercato nelle caratteristiche che questo tipo di lavorazione conferisce alla pietra.
Risulta più lucente ed ogni sfaccettatura che avrà il diamante finito sarà frutto di uno studio dettagliato che serve per poter valorizzare al massimo a materia prima, conferendogli brillantezza.
Proprio da questa caratteristica viene il nome del taglio tanto amato dalle donne e dalle ragazze.
Per realizzare un brillante viene eliminata una parte non trascurabile della pietra, che alla fine peserà meno rispetto alla quantità presente in partenza.
Questo è uno dei motivi per cui i diamanti tagliati in questo modo sono più pregiati e meno comuni, oltre ad avere un prezzo più elevato in quanto la pietra è stata frazionata e c’è stato un duro lavoro da parte dell’artigiano esperto.
Il prezioso diamante
Il diamante di per se è un minerale che si trova in natura, formato solamente da carbonio.
Viene spesso comparato alla grafite perché ha la sua stessa composizione chimica, ma è più compatto e duro: si tratta in realtà del materiale finora conosciuto più resistente al mondo.
Per riuscire a lavorarlo si utilizzano attrezzi che abbiano una punta in diamante, essendo l’unico materiale che riesce a scalfirlo.
La maggior parte degli esemplari che si trovano in natura non sono del tutto trasparenti e privi di colori, quindi non vengono impiegati in gioielleria, ma trovano il loro utilizzo all’interno delle industrie.
Per questo il diamante è così prezioso, perché quello limpido e brillante è molto raro, quindi costoso.
Il luogo dove vengono estratti i diamanti e attualmente l’Australia, ma anche in Russia ed Africa si trovano molto miniere ancora utilizzate e non del tutto esaurite.
Non tutte le pietre sono adatte per la gioielleria o presentano le caratteristiche necessarie per essere vendute ad un buon prezzo.
Per valutarne il valore vengono valutate le 4 C, cioè i quattro presupposti che deve avere un diamante perfetto.
Questi sono: il colore (colour), i carati (carat) quindi il peso, la purezza (clarity) ed il taglio (cut).
Guida all’acquisto
Il taglio definito brillante non viene utilizzato solamente con i diamanti, ma con qualunque tipo di pietra.
Onde evitare truffe è necessario sapere bene cosa si sta acquistando e conoscere la materia prima utilizzata per la realizzazione del gioiello.
Per acquistare un diamante taglio brillante è quindi importante specificare al rivenditore il tipo di pietra che si preferisce.
Negli ultimi tempi è di moda la lavorazione degli zirconi, cioè elementi vitrei, che vengono intagliati come gioielli più raffinati e di maggior pregio, confondendo il consumatore meno esperto.
Solitamente i diamanti vengono incastonati per lo più in anelli, oppure in collane, diademi, bracciali ed orecchini.
Il gioiello più famoso è il solitario, caratterizzato da un’unica pietra che diventa la protagonista dell’accessorio, brillante e luminosa.
Molto noti sono anche i trilogy, anelli caratterizzati da ben tre pietre ed amati per il loro design e la ricchezza che rappresentano.
Il diamante è dunque il regalo perfetto per simboleggiare amore puro ed eterno.
I vari tagli
Il diamante taglio brillante ha una forma circolare e tantissime sfaccettature che, quando colpite da un raggio luminoso, lo riflettono molteplici volte, facendolo brillare.
Per realizzare un taglio brillante, l’artigiano deve rispettare alcuni rapporti dettati dalla geometria, affinché la pietra abbia le giuste proporzioni e sia il più luminoso possibile.
Il diamante, però, può essere tagliato in molte forme, a seconda del tipo di incastonatura che bisogna fare.
Oltre alla classica tonda vi è quella ovale, la cui forma vista dall’alto è di un cerchio schiacciato alle due estremità laterali e quella definita a smeraldo, perché più utilizzata con questo tipo di materia prima; il risultato è un diamante che ha otto lati, di cui i due alla sommità più stretti, mentre quelli laterali più lunghi.
Infine vi è il taglio a goccia, in cui la pietra assume le sembianze di una gocciolina d’acqua, anche in questo caso particolarmente sfavillante e luminosa. Il più amato resta però il classico taglio brillante che conferisce al diamante una bellezza ed un fascino senza tempo, intramontabile.